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Care lettrici, cari lettori,
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con il termine «bullismo» s’intende il fatto di vessare, molestare e offendere una persona in modo costante. Se in passato questo accadeva solo nella vita reale, come nei cortili di ricreazione, recentemente il fenomeno si è esteso anche ad Internet, assumendo così nuove dimensioni. A settembre, il programma nazionale Giovani e media pone l’accento sul tema del bullismo in rete, conosciuto anche sotto il nome di «cyberbullismo». Questa newsletter vi informerà in merito. Scoprite inoltre come funziona in pratica la peer education, ossia l’apprendimento dei giovani dai loro coetanei.
Il programma nazionale Giovani e media |
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Contenuto Primo Piano : cyberbullismo Attualità |
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Primo Piano : cyberbullismo
Quando il bullismo viene praticato tramite i media digitali (SMS, chat e reti sociali) si parla di cyberbullismo. Poiché i media digitali sono ormai parte integrante della vita quotidiana dei giovani, anche i fenomeni negativi quali il cyberbullismo stanno guadagnando terreno, con il rischio che certe situazioni finiscano in modo drammatico o siano banalizzate. È dunque importante poter disporre di informazioni oggettive su fatti scientifici ed esperienze pratiche. Grazie a questa newsletter, genitori, insegnanti e specialisti troveranno rapidamente una risposta alle principali domande:
Come si riconosce il cyberbullismo? Come si possono proteggere i giovani? Cosa possono fare le scuole e i genitori per prevenire certe situazioni? Come bisogna procedere? Per avere le risposte a queste e ad altre domande nonché maggiori informazioni sulle proposte di consulenza disponibili nelle diverse regioni della Svizzera, vi invitiamo a consultare la nostra rubrica sul rubrica sul cyberbullismo, ampliata di recente.
Abbiamo inoltre intervistato due esperti: Mario Antonelli, del Servizio per la prevenzione della violenza della Città di Zurigo, e Regula Berger, dell’Istituto per l’aiuto all’infanzia e alla gioventù della Scuola universitaria professionale della Svizzera nord-occidentale (FHNW), che raccontano le esperienze maturate con i giovani, le scuole e i genitori nell’ambito del cyberbullismo. Leggete qui le loro interviste.
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Attualità
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I progetti modello di educazione tra pari ora disponibili in rete
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Crescendo, i giovani possono svolgere un ruolo attivo nell’acquisizione delle competenze mediali. Al riguardo, la peer education, o educazione tra pari, è un metodo molto promettente, grazie al quale i giovani possono trasmettere ai coetanei il loro sapere, le loro abilità e le loro capacità. Attualmente il potenziale del gruppo di pari per la promozione delle competenze mediali è messo alla prova e valutato scientificamente nel quadro di sette progetti modello promossi dal programma Giovani e media. Per maggiori informazioni sui singoli progetti modello nonché sul metodo e gli obiettivi della valutazione, potete consultare la nuova rubrica «Educazione tra pari». |
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Verso una prevenzione più efficace della violenza giovanile: via alle iscrizioni alla Conferenza nazionale di Ginevra
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Il 14 e il 15 novembre 2013 si terrà a Ginevra la seconda Conferenza nazionale Giovani e violenza. Essa offrirà agli specialisti del settore numerosi spunti di riflessione e opportunità di scambio per la concezione, l’applicazione e la valutazione di misure di prevenzione efficaci negli ambiti della famiglia, della scuola e dello spazio sociale. È previsto inoltre un workshop sul tema del (cyber)bullismo nelle scuole. Il programma e il modulo d’iscrizione sono disponibili sul sito Internet giovanieviolenza.ch. |
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